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A Ramacca (CT), l’impianto agrivoltaico da oltre 42 milioni di euro, con una produzione netta attesa di 72.500 MWh/anno

Il progetto è realizzato da Miaenergia, ed avrà una potenza nominale installata di oltre 34.5 MWp. La superficie non occupata dai pannelli sarà coltivata in maniera rotativa con prodotti locali

MIAENERGIA, azienda del settore energetico guidata da Primiano Calvo, ha curato lo sviluppo per la realizzazione di un grande impianto agrivoltaico a Ramacca, in provincia di Catania.

L’opera sarà realizzata da Podini S.p.A., su progetto dell’ingegner Fernando Sonnino e del professore geologo Alfonso Russi, presentata per l’approvazione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Direzione Generale Valutazioni Ambientali Divisione V – Procedure di valutazione VIA e VAS. Il costo complessivo previsto è di 42.669.964 euro.

L’impianto, denominato “SOLARE RAMACCA FIUME – GORNALUNGA”, sorgerà su un terreno agricolo di circa 68 ettari, valutato come idoneo ai sensi del Dl 199/2021, ed avrà una potenza nominale installata di 34.527 MWp, con un sistema di accumulo integrato di potenza in immissione pari a 11,4 MW su strutture ad inseguimento solare: 1.096 Tracker Convert-2P single axis di cui 974 in configurazione 2P24 e 122 in configurazione 2P12.

Ci si attende una produzione netta di 72.500 MWh/anno di energia elettrica da fonte rinnovabile, con un conseguente abbattimento di emissioni in atmosfera di CO2 di oltre 29 mila tonnellate l’anno.

Inoltre, la superficie non occupata dai pannelli fotovoltaici sarà coltivata in maniera rotativa con verdure e cereali locali, mantenendo l’indirizzo produttivo esistente dell’area. Le coltivazioni estensive saranno destinate a frumento duro, orzo, avena, pisello proteico, foraggere, leguminose da granella; mentre le intensive /orticole annuali a carciofi, cavoli e broccoli.

Queste colture richiedono una attenzione particolare alla meccanizzazione agricola ed alla logistica di manovra dei mezzi. Accanto alla meccanizzazione verranno poi introdotte colture (come il carciofo) in grado di essere coltivate con limitato ricorso a mezzi meccanici e maggiore esigenza di manodopera.

Questo progetto prevede la produzione di energia elettrica pulita, senza emissioni di sostanze inquinanti, allineandoci con le politiche comunitarie e nazionali che chiedono di raggiungere al più presto una transizione energetica. – Spiega Primiano Calvo, fondatore di Miaenergia e direttore di SVILUPP.A.R.E, associazione di categoria degli Sviluppatori di Energie Rinnovabili, nata con l’obiettivo di aprire il dialogo con le Istituzioni su questi temi – Con questo progetto puntiamo a coniugare la produzione di energia da fonti rinnovabili con la tutela del suolo e delle attività agricole con alti standard di sostenibilità agronomica, ambientale, naturalistica. Il nostro impianto azzera la combustione fossile, permettendo così una soluzione minimamente impattante sull’uomo e sull’ambiente circostante”.