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Occhio al post: i tuoi profili social influenzano la tua possibilità di trovare o cambiare lavoro

Il 78% dei selezionatori cerca su Google il candidato, il 65% guarda tutti i suoi profili social e per il 38% questi incidono sulla decisione. L’indagine di Milano EXE su 485 imprenditori e 5 consigli su come migliorare i propri profili

In Italia ci sono oltre 35 milioni di profili social attivi. Uno spazio virtuale dove condividiamo ciò che vogliamo, e che resta indelebile sulle pagine del web. Hi mai pensato, però, che quello che condividi sui tuoi profili social potrebbe incidere sulla tua possibilità di trovare o cambiare lavoro?

È quanto è emerso da un’indagine svolta da Milano EXE, azienda con oltre 25 anni di esperienza nel settore del recruiting e selezione di venditori in ambito commerciale, assicurativo e bancario, su un panel di 485 imprenditori.

Dai dati è emerso che il 78% di chi valuta e decide le assunzioni cerca su Google il nome del candidato, esaminando la sua presenza e la sua reputazione online. Il 65% degli intervistati, inoltre, dichiara di guardare tutti i suoi profili social, per valutarne le attitudini e le inclinazioni, non solo LinkedIn, ma anche gli altri. Per il 38% i contenuti condivisi online incidono in misura importante sulla decisione non solo di assumere, ma anche di convocare per un colloquio quel candidato.

A volte sottovalutiamo il peso che la nostra reputazione online ha sulla nostra vita personale e professionale offline. – Commenta Andrea Polo, CEO & Founder di Milano EXEEppure, l’impronta che lasciamo in rete può rappresentare un ostacolo per il nostro lavoro, o anche aiutarci ad ottenerlo. Basta seguire qualche semplice accorgimento”. 

Senza rinunciare ad essere presenti sui social e alla propria libertà di raccontarsi come emglio si crede, ecco i consigli di Milano EXE per evitare che i nostri account diventino il nostro nemico professionale:

  1. Privacy: non vuoi rinunciare a condividere ciò che vuoi, perché credi che la tua vita personale sia cosa distinta da quella professionale? Chiudi il tuo profilo Facebook o Instagram, rendendolo accessibile solo ai tuoi contatti, che selezionerai accuratamente. Questo è consigliabile soprattutto se ci sono foto o video imbarazzanti.
  2. LinkedIn: questo è il social con il peso maggiore. Cura e rendi professionale il profilo, ricorda che questo è il tuo cv dinamico dove inserire ogni traguardo raggiunto, che si tratti di lavoro o formazione.
  3. Fatti vedere attivo: aggiorna spesso il tuo profilo e racconta di te, dei tuoi traguardi e dei tuoi interessi nel tempo libero. Questo metterà in luce le tue soft skills, che oggi hanno un peso sempre maggiore per i recruiter, e dimostrerai di essere una persona dinamica, che sa fare buon uso del proprio tempo.
  4. Avvia dibattiti costruttivi: poni domande, chiedi consigli, stimola riflessioni, anche su temi controversi. Non aver paura di dire la tua, apprezzeranno la tua capacità di argomentare e sostenere la tua posizione e il tuo spirito critico, a prescindere dal condividere o meno la tua opinione. Mostrati competente nel tuo campo (o in quello in cui vorresti lavorare). Per riuscire ad avere maggiori interazioni, tagga contatti che sai essere interessati a quella tematica, e non dimenticare di taggare le aziende e i professionisti che ti interessano.
  5. Volontariato: non hai esperienze lavorative da inserire nel cv, o hai fatto poche cose o non in linea con la posizione che vorresti? Fai volontariato! Oltre a fare del bene agli altri, costruirai una tua professionalità, sviluppando le competenze necessarie. Proponiti di fare per loro quello che vorresti fare come lavoro, ad esempio, organizza eventi e raccolte fondi, proponiti per le vendite, per la gestione di sito o social, per traduzioni o attività di back office o segreteria. Dopo un po’ di tempo, quando avrai imparato il lavoro, chiedi loro di scriverti delle referenze, che invierai insieme al cv e alla lettera di presentazione.