Ricerca del lavoro online: cosa è cambiato nell’anno del covid

Dall’analisi di Semrush è “bonus per disoccupati” (+2.198%) la ricerca con il maggior incremento, insieme a “lavoro agile” (+812%). Aumentano gli utenti che vorrebbero lavorare per Amazon (+236%), Bartolini (+71%) e MD (70%). Indeed.com il portale più cliccato, Jobbydoo.it quello con la crescita maggiore

Nel 2020 è cambiato non solo il mondo del lavoro, ma anche il modo di cercarlo. In un anno sono stati persi 662 mila posti, e sono state erogate oltre quattro miliardi di ore di cassa integrazione (dati INPS), spingendo moltissime persone a cercare in rete una soluzione alla loro nuova situazione.

Per individuare quali siano i nuovi trend Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, ha analizzato le ricerche fatte online dagli utenti in Italia.

Secondo l’analisi, la ricerca che ha registrato il maggior incremento è stata “bonus per disoccupati” (+2.198% rispetto al 2019), digitata sui motori di ricerca con una media di 3.428 volte al mese. La questione dei bonus, in particolare quelli specifici stanziati per contrastare la crisi economica portata dal covid, ha tenuto vivo l’interesse del web nel corso dell’intero anno. “Bonus 600 euro disoccupati” è stato cercato in media quasi 2.500 volte ogni mese, con un picco di 14.800 ricerche ad aprile 2020.

14.300 digitazioni mensili per l’item “lavoro agile”, che negli ultimi 12 mesi è cresciuto in maniera esponenziale tra gli uffici del Bel Paese. Per quanto riguarda il web, il suo incremento è stato dell’812%, raggiungendo l’apice a marzo 2020 con 74.000 ricerche. Incremento significativo anche per l’item “lavoro da casa”, che con oltre 56.000 ricerche mensili registra un +29% sul 2019, e per “lavoro a distanza”, cresciuto del 303%, con una media di 810 digitazioni al mese.

Interessante notare anche come sia aumentato il desiderio degli utenti di andare a lavorare per alcune specifiche aziende, soprattutto supermercati e corrieri, probabilmente viste come professioni più sicure durante la pandemia e meno a rischio di eventuali licenziamenti o cassa integrazione. 

L’item “lavorare con Amazon” è quello che ha registrato l’incremento più alto (+236%), con più di 11.300 ricerche ogni mese, e picchi di 22.000 a settembre e novembre 2020. “Bartolini lavora con noi”, invece, ha registrato un +71%, con una media di 11.500 digitazioni ogni mese, raggiungendo le 18.100 nei mesi di settembre, novembre e dicembre 2020.

Crescita a +70% per l’item “MD lavora con noi”, che nel 2020 ha registrato una media di quasi 14.000 ricerche ogni mese, e picchi di 22.200 a settembre, ottobre e novembre 2020 e gennaio 2021, mentre “Coop lavora con noi” segna un +56%, con una media mensile di quasi 15.700 digitazioni, e, come nel caso precedente, e picchi di 22.200 a settembre, ottobre e novembre 2020 e gennaio 2021.

Infine, per quanto riguarda i siti per la ricerca di lavoro, Indeed.com è stato il portale più cliccato, quasi 14milioni e 900 mila volte ogni mese (+15% sul 2019), mentre Jobbydoo.it è stato quello con la crescita maggiore, con un incremento del 79% rispetto all’anno precedente e una media di oltre 3 milioni di accessi mensili.

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