A Roma arrivano Les Chevaux de Dalì: la mostra si arricchisce con 18 litografie e un bassorilievo in ottone dorato

Realizzate partendo da una serie di acquerelli originali, queste opere sono esposte nella mostra Salvador Dalì, tra arte e mito, fino al 27 luglio 2025 presso il Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano

Grande successo di pubblico per la mostra Salvador Dalì, tra arte e mito, inaugurata a Roma lo scorso 25 gennaio e che ora si arricchisce ulteriormente con l’esposizione di altri capolavori che raccontano il mondo visto dagli occhi del grande maestro del surrealismo. Un’occasione unica per ammirare in un’unica esposizione le molteplici forme dell’arte daliniana.

L’evento è organizzato da Navigare in partnership con Difesa Servizi, e allestita dal curatore Vincenzo Sanfo presso il Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano, con il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura Italia e di Oficina Cultural de la Embajada de España.

Ora i visitatori potranno ammirare la serie Les Chevaux de Dalì, I Cavalli di Dalì, che comprende 18 litografie realizzate partendo da una serie di acquerelli originali, e un bassorilievo in ottone dorato. Si tratta di immagini stampate dal celebre maestro litografo Jobin e conservate in un cofanetto di velour, un tessuto simile al velluto, con stampa in bassorilievo in ottone dorato, raffigurante “Picador”, secondo un’opera di Dalì.

La suite è un omaggio a uno degli animali più iconici e simbolici, che ha segnato la cultura, la mitologia e la storia, che nei lavori di Dalì una nuova, intrigante interpretazione. Il cavallo, infatti, è un elemento ricorrente, sinonimo forza, velocità, mortalità e vulnerabilità, rappresentati con fattezze surreali e deformate.

Tra i soggetti più famosi rappresentati in queste litografie c’è sicuramente il Cavallo di Troia, riprodotto con linee ondulate e curve che sembrano dissolversi, un richiamo alla tecnica del melting, e un omaggio alle vicende degli antichi greci, in cui l’animale diviene il simbolo di inganno e potenza. Tra gli altri soggetti noti, anche Bucefalo, il cavallo di Alessandro Magno, tra i più leggendari della storia, che incarna lo spirito indomito del suo padrone; Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte nel romanzo di Miguel de Cervantes, un animale magro e stanco che accompagna il cavaliere nella sua lotta contro mulini a vento, allegoria di uno scontro perpetuo tra idealismo e realtà; il Cavallo della Morte, tra le immagini più evocative e inquietanti di questa serie, che rappresenta la fine inevitabile, la presenza ineluttabile del destino, tra mistero e ignoto.

Les Chevaux de Dalí è una suite litografica complessa e raffinata, realizzata negli ultimi anni di vita dell’artista. Dalí celebra il cavallo come simbolo di potenza e transizione, usando colori intensi, rendendo ogni immagine quasi una “scultura visiva“. Lo stesso cofanetto che racchiude le litografie è un’opera d’arte elegante e raffinata, come omaggio alla grandiosità di Salvador Dalí.

Con queste nuove opere diventano circa 100 i lavori esposti, alcuni dei quali per la prima volta a Roma, provenienti da collezioni private e, per questo, raramente possono essere ammirati dal pubblico. Disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie conducono il pubblico a immergersi nell’universo daliniano, che fu molto più di un pittore, fu un artista eclettico e completo, libero dalla rigidità delle regole.

In apertura del percorso troviamo dei disegni poco noti che García Lorca, grande amico di Salvador Dalì, realizzò tra gli anni ’20 e ’30, nei quali è possibile intravedere una forma embrionale di surrealismoche ispirò Dalì. Tra le opere esposte, molto interessante è la serie delle illustrazioni della Divina Commedia. L’artista le aveva realizzate su commissione dello Stato italiano. Tale affidamento, però, generò perplessità e malcontento, poiché in molti ritennero fosse meglio affidare un simile compito ad un artista italiano, e quindi Dalì si vide revocare l’incarico. A quel punto, disegni e schizzi furono acquistati da una società francese, che vi aveva visto un enorme potenziale artistico, e li rese noti in tutto il mondo.

La mostra Salvador Dalì, tra arte e mito rientra nel progetto di valorizzazione dei musei militari portato avanti da Navigare grazie alla partnership con Difesa Servizi, società in house del Ministero della Difesa. Un’iniziativa che, portando l’arte in queste strutture solitamente chiuse, le rende accessibili e visitabili dal pubblico.

Salvador Dalì, tra arte e mito

Date: 25 gennaio – 27 luglio 2025

Luogo: Museo Storico della Fanteria, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 7, Roma

Orari:
Dal lunedì al venerdì: dalle ore 09,30 alle ore 19,30.
Sabato e domenica: dalle ore 09,30 alle ore 20,30.
Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura.

Costo biglietto:

  • € 15,00 Biglietto intero WEEKEND E FESTIVI
  • € 13,00 Biglietto intero Feriali
  • € 10,00 Biglietto Ridotto (solo in biglietteria): TUTTI I GIORNI Giovani fino a 14 anni Giornalisti, Universitari, Convenzioni
  • € 10,00 Gruppi oltre 10 persone
  • € 16,00 Biglietto Open Include ingresso salta la fila
  • € 5,00 Scuole
  • Gratuito Bambini fino a 5 anni

Sito web: https://www.navigaresrl.com/mostra/salvador-dali-tra-arte-e-mito-2/

Per informazioni: prenotazioni@navigaresrl.com

+39 351 840 3634 – +39 333 609 5192

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