8 milioni circa di italiani oppressi dai debiti. In circa 8 anni di attività Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, ha fatto uscire dal tunnel del sovraindebitamento privati e imprenditori. Centinaia le richieste di aiuto che riceve ogni mese
Sono ormai 200 le famiglie che grazie a Legge3.it possono tirare un sospiro di sollievo e tornare a vivere, uscendo finalmente dal tunnel del sovraindebitamento.
In Italia sono 8 milioni circa le persone che vivono in questa situazione, in molti casi per motivi che poco hanno a che fare con la loro volontà, come la crisi economica del 2008, o quella portata dal covid, scelte sbagliate che hanno portato al fallimento la loro attività o, addirittura, indebitamenti per sostenere cure mediche non coperte dal Sistema Sanitario Nazionale.
Una condizione decisamente critica, se si considera che circa la metà dei suicidi o tentati suicidi avvengono per ragioni economiche.
Cambiano i modi di relazionarsi e di cercare partner, con sempre meno tempo da dedicare a queste cose. PhaseApp ha ideato un sistema innovativo per capire sin da subito l’affinità e mantenere vivo il dialogo
Secondo un recente studio Eurispes, nel 2040 in Italia il 39% delle famiglie sarà costituito da single. Oggi coloro che vivono da soli sono il 33%, numericamente superiori alle coppie con figli (31%).
Una situazione che per milioni di persone non significa soltanto non avere l’amore accanto, ma doversi confrontare anche con costi di vita molto più alti. Secondo una proiezione di MoneyFarm, chi convive ha una spesa media mensile di 1.225 euro a testa, 571 euro più bassa rispetto ai 1.796 euro che si stima un single spenda ogni mese per vivere.
Quindi meglio in coppia? Sembrerebbe di sì, e non solo per una questione economica, purché sia con la persona giusta. Secondo gli ultimi dati ISTAT aumentano le unioni civilidel 32% e i matrimoni di quasi il 5%. Il desiderio di costruire una famiglia, dunque, resiste al tempo e ai mutamenti della società, ma cambia il modo in cui ci si innamora.
Online più ricerche sulle faccette in ceramica che non sulla cura delle carie. Un nuovo modo di concepire l’odontoiatria, non più solo come rimedio ad un problema o un dolore, ma qualcosa per migliorare la propria vita.
Se dici la parola “dentista”, su molte persone scenderà un alone di terrore. Questo perché in Italia per quasi tutti l’odontoiatra è soltanto colui che cura le carie, estrae, devitalizza o impianta denti. Ma la concezione di questa professione in altri paesi, come ad esempio gli Stati Uniti d’America, è ben diversa, e si si tratta di una figura che non è solo attenta alla nostra salute, ma anche alla nostra bellezza.
Un approccio che è stato scelto anche dal dottor Marco Chiellini, dentista estetico con due studi, ad Asti e Vercelli, molto noto Oltreoceano, anche grazie alla sua partecipazione a format tv. Marco Chiellini è esperto nella bellezza e nel benessere del sorriso femminile, il che significa che non interviene soltanto in caso di problemi medici e dolori, ma principalmente per risolvere inestetismi estetici.
Peppe Flamingo (Don Peppinu): “Non posso sentirmi dire che faccio lo stesso mestiere di chi apre le buste di polverine, senza le quali non sa dove mettere le mani. Ed è per questo che poi il prezzo è diverso”
Il gelato (artigianale) della discordia. Quello che è generalmente considerato tra i dolci più amati in Italia sta generando non poche discussioni in questi giorni proprio tra gli imprenditori del settore.
Tutto è partito da un’opinione decisamente impopolare espressa da Peppe Flaming, proprietario delle gelaterie Don Peppinu e del Gruppo Flamingo secondo cui oggi il gelato artigianale è solo un mito intorno al quale c’è confusione sia tra i produttori, sia tra i consumatori.
Mantenere viva la passione di coppia è indispensabile per avere una relazione felice, appagante e duratura.
C’è chi sostiene che il matrimonio sia la tomba dell’amore e del desiderio. Questa non è che una convinzione cinica ed errata.
Al contrario, ad uccidere sesso ed armonia tra i coniugi sono la noia e l’indifferenza. Il nemico numero uno del tuo matrimonio, che insieme dovete combattere con tutte le forze.
La scienza ha dimostrato come le reazioni chimiche e fisiologiche innescate da ormoni e neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, noradrenalina e altri, abbiano un ruolo importante nella fase di innamoramento e nel desiderio sessuale, e come il cambiamento dei loro valori nel corso del tempo possa influenzare anche la relazione.
Il 49% naviga senza filtri anti-pornografia, quasi uno su due ha subito prepotenze sul web. Per il 60% il cyberbullismo è frutto della mancanza di controlli
Presentati i dati Moige-Piepoli: 1 minore su 4 fa amicizia in rete con estranei, scarso uso dei filtri di navigazione, poca consapevolezza del proprio comportamento online ed un uso errato dell’Intelligenza Artificiale
I minori sono sempre più presenti in rete, spesso con un proprio canale, intrecciando relazioni anche con utenti sconosciuti. Questo è il dato allarmante che emerge dai dati della rilevazione sulla cittadinanza digitale dei nostri figli, sull’intelligenza artificiale e cyber risk condotta dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori in collaborazione con l’Istituto Piepoli con l’obiettivo di indagare il rapporto dei minori con la tecnologia ed i social network, ed il grado di consapevolezza che hanno nell’utilizzare questi strumenti.
La rilevazione dei dati, condotta nel 2023, ha coinvolto 1.788 studenti delle scuole medie (40%) e superiori (60%), sia maschi (49%) sia femmine (51%). L’evento, che si è tenuto a Roma presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica alla vigilia del Safer Internet Day 2024, è stato anche l’occasione per lanciare l’edizione 2024 della campagna “Educyber Generations”, che coinvolge ogni anno migliaia di studenti, docenti e genitori. È stata, inoltre, premiata una delegazione di 26 giovani ambasciatori che si sono distinti per il loro impegno nello scorso anno scolastico, provenienti dai seguenti istituti di istruzione: IC Plinio il vecchio di Cisterna di Latina (LT), IC Anzio I di Roma (RM) e dell’Istituto Comprensivo Via N. M. Nicolai di Roma (RM).
“I minori stanno diventando un popolo di (aspiranti) influencer, dove la visibilità online, il numero di follower e le interazioni con gli utenti sono la cosa più importante. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE – In nome di questa popolarità si è disposti a tutto, e si finisce per abbassare la guardia. I dati parlano di una presenza online sempre più massiccia, con minori che aprono un proprio canale dove condividono dettagli della vita privata, foto, video e accettano richieste di amicizia da sconosciuti. È necessario un maggior coinvolgimento dei genitori, delle istituzioni e degli operatori tecnologici, unitamente a chi crea i contenuti, non solo per limitare l’utilizzo che viene fatto della rete, evitando che abbiano accesso a contenuti non idonei e illegali per la loro età, ma proprio come guida, affinché i nostri ragazzi sviluppino una maggiore e migliore consapevolezza dei rischi della rete, indicando loro quali siano i comportamenti da adottare”.
USO DELLA RETE E RELAZIONI PERSONALI
Anche se l’88% dei minori intervistati afferma avere più amici nel mondo reale, più di 1 su 3 (35%) accetta le richieste di amicizia o contatto da parte di utenti sconosciuti (nel 2022 era il 30%), e il 20% ammette di averli incontrati anche di persona.
Un comportamento a rischio, decisamente sottovalutato dai minori. L’81% ammette che nel proprio smartphone ha in rubrica contatti di diverse persone che non ha incontrato personalmente, ma con le quali ha condiviso il proprio numero telefonico. Di loro, il 14% ha meno di 15 anni.
Con la diffusione sempre maggiore degli smartphone, cambia anche il modo di comunicare. Le emoticon sono tra i mezzi più utilizzati per esprimere le proprie emozioni dal 53% di coloro che hanno preso parte all’indagine.
Inoltre, un altro dato significativo è quello relativo al tipo di presenza sui social. Oltre 1 su 4 (26%, nel 2022 era il 22%, nel 2020 il 19%) ha un proprio canale attraverso il quale condivide con gli utenti contenuti come video, tutorial, foto, dove racconta la propria vita, anche facendo live streaming. Questo fenomeno risente con ogni probabilità del ruolo sempre più importante che rivestono gli influencer agli occhi degli adolescenti, che aspirano a diventare come loro.
In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali (9%, nel 2022 era il 7%, nel 2020 il 6%). Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni.
FAKE NEWS E INFORMAZIONE
Se per il 22% dei minori intervistati internet è l’unica fonte di informazione, il 78% si rivolge anche ad altre fonti. È molto importante notare come solo il 47%, quindi meno della metà, si rivolga ai propri genitori o altri adulti di cui si fida, come possono essere i propri insegnanti, dato in calo del 5% rispetto all’anno precedente. Un segnale chiaro di come sia cambiato il rapporto genitori-figli o insegnanti-studenti. La televisione continua ad essere il mezzo di informazione preferito da 1 ragazzo su 4, mentre l’8% predilige giornali o riviste.
Dallo studio emerge una generale fiducia nei confronti di quanto viene letto su internet. Il 42% crede che ciò che si legge online sia attendibile (+5% rispetto alla rilevazione del 2022), ma il 52% ammette di aver creduto almeno una volta ad una notizia che poi si è rivelata una fake news.
Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita (+2%) rispetto all’anno precedente.
BULLISMO E CYBERBULLISMO
Purtroppo, i dati continuano a disegnare un contesto in cui bullismo e cyberbullismo sono ancora molto diffusi.
L’8% degli intervistati ammette di usare sempre o spesso foto o video per prendere in giro qualcuno, dato che registra un trend di crescita costante: nel 2022 era il 6%, nel 2019 il 5%. Il 17% lo fa raramente, ma ammette di averlo fatto almeno una volta.
Il 45% degli intervistati ha subito almeno una forma di prepotenza. Nel 34% dei casi si è trattato di violenza verbale (come insulti e offese…), nel 26% psicologica (pettegolezzi negativi, esclusione dal gruppo…), per il 6% fisica (calci, pugni…), il 6% sono stati casi di cyberbullismo (shitstorming, condivisione di contenuti personali…).
Tra i ragazzi c’è poca consapevolezza delle conseguenze delle loro azioni in rete: per il 77% il proprio comportamento online è corretto, mentre il 23% non si è mai interrogato a riguardo.
C’è ancora troppa confusione anche intorno a bullismo e cyberbullismo, e al fatto che questi comportamenti costituiscono dei reati penali: il 25% è poco o per nulla consapevole a riguardo.
In questo contesto, per i ragazzi la mancanza di controlli e tutele da parte dei social incide in modo negativo sul fenomeno, incentivando il bullismo “molto” (18%) o “abbastanza” (42%).
FILTRI ANTI-PORNO
Nonostante esistano dei validi filtri di navigazione che precludono ai minori l’accesso a contenuti pornografici, questi sembrano essere ancora poco utilizzati.
Il 49% dei minori intervistati naviga abitualmente senza filtro anti-porno, l’8% lo usa solo “raramente”. Un dato interessante che indica la consapevolezza dei genitori sull’esistenza di questo strumento.
Il 67% dei partecipanti all’indagine valuta questi filtri come abbastanza o molto utili, mentre 1 su 4 ritiene che limitino la libertà di navigazione.
In generale, emerge che i minori parlano poco in famiglia della possibilità di adottare strumenti per una navigazione sicura, quasi la totalità degli intervistati, il 94%, non ne ha mai parlato con i genitori, o lo ha fatto raramente.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Negli ultimi anni è stata introdotta l’intelligenza artificiale il cui uso è ora accessibile anche fra i nostri ragazzi. Dai dati raccolti il 48% dichiara di utilizzarla sempre o spesso.
Per il 57%, l’intelligenza artificiale è uno strumento valido che potrebbe aiutarlo nello studio e nell’apprendimento, il 62% ritiene che possa aiutarlo a risolvere i problemi e il 53% crede che possa migliorare il livello generale dell’istruzione.
Questi strumenti vengono usati abitualmente come aiuto negli studi e nei compiti dal 38% degli studenti, anche se quasi 1 su 4 (23%) ammette poi di essersi trovato in situazioni in cui l’intelligenza artificiale ha fornito informazioni errate o inesatte.
Il 38% degli intervistati crede che l’IA abbia un ruolo molto o abbastanza importante nella sua vita, il 45% crede sia poco importante e il 17% per nulla importante.
Nonostante le numerose implicazioni che queste tecnologie possono portare e i numerosi dibattiti che sono stati aperti e condivisi anche sui social, solo il 25% pensa che possa influenzare negativamente la propria privacy.
Sono intervenuti all’evento: Andrea De Priamo,Senatore; Antonio Affinita,Direttore generale MOIGE;Con un saluto Alessio Butti, Sottosegretario all’Innovazione; Con un saluto Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Barbara Strappato, Direttore della I Divisione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; Con un saluto Antonio De Caro,Presidente Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani; Sandra Cioffi, Presidente Consiglio Nazionale degli Utenti CNU-AGCOM; Sara Zanotelli, Presidente AICDC – Associazione Italiana Content & Digital Creators; Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas; Giuseppe Lavenia, Presidente Di.te; Maurizio Valente, Creator e vice presidente AICDC; Giulia Latini, Creator, AICDC; Alessandro Montesi,Creator, AICDC; Peter Alessandro Anghel – Ace,Creator, AICDC; Massimiliano Ossini, Conduttore RAI; Guillermo Mariotto, Stilista. Ha moderato Metis Di Meo, conduttrice, autrice e giornalista RAI.
In preparazione al Safer Internet Day 2024, l’Associazione presenta i risultati inediti sulla cittadinanza digitale dei minori, sull’intelligenza artificiale, cyberbullismo, cyber risk, e presentazione del nuovo progetto
Senato della Repubblica – Sala Zuccari – Via della Dogana Vecchia, 29 Roma
Lunedì 5 febbraio, dalle 9:30 alle 13:00, si terrà l’evento di presentazione del progetto del MOIGE, Movimento Italiano Genitori,EDUCYBER GENERATIONS. Nel giorno che precede il Safer Internet Day 2024, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, voluta e promossa dalla Commissione Europea, l’Associazione presenta i risultati inediti sulla cittadinanza digitale dei minori, sull’intelligenza artificiale, il rischio di cyberbullismo, i cyber risk, e presenta il suo nuovo progetto sociale per informare i minori e le loro famiglie circa rischi e opportunità del digitale e della intelligenza artificiale.