Investire nel pianeta. Quali sono i trend online in vista della Giornata della Terra 2023?
Secondo i dati di Semrush, l’associazione Peta e Greta Thundberg sono le più cercate. Crescono quasi del 2 mila per cento le ricerche su business e sostenibilità, +309% quelle sul riscaldamento globale
Il 22 aprile in tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra, che quest’anno avrà come tema principale “investire nel pianeta”. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 99% della popolazione mondiale respira ogni giorno aria in cui si trovano particelle di inquinamento che superano i limiti raccomandati. Le isole di plastica negli oceani diventano sempre più grandi, i ghiacciai perenni iniziano a sciogliersi e i cambiamenti climatici ci ricordano ogni giorno che siamo sempre più vicini al punto di non ritorno.
Per tutti è arrivato il momento di prendere coscienza di quanto sta accadendo e fare qualcosa. Mentre i governi dibattono sulle possibili soluzioni da adottare, cosa pensano della questione gli utenti di tutto il mondo? Se lo è chiesto Semrush, piattaforma leader nella gestione della visibilità sul web, che ha analizzato le ricerche online per individuare i trend principali.
Secondo i dati rilevati, c’è un generale aumento dell’interesse verso tematiche legate alla tutela ambientale. Le ricerche online su cosa siano le energie rinnovabili sono cresciute in 3 anni dell’83%, quelle su cosa stia causando il riscaldamento globale del 309%, l’interesse per la sostenibilità sociale del 124%, e per la sostenibilità nel business, addirittura, del 1.970%. L’analisi rileva anche un deciso incremento delle ricerche sulla perdita di biodiversità e l’estinzione di alcune specie animali. Ad esempio, dal 2020 ad oggi, quelle sugli effetti della pesca eccessiva sono cresciute del 540%, mentre quelle sulla possibilità che gli insetti possano estinguersi segnano un +950%, e le digitazioni per capire quali siano, più in generale, le specie a rischio di estinzione registrano un balzo del 450%.
Gli utenti si informano sempre di più su ciò che succede, seguono le attività e gli interventi di associazioni e ONG, ma anche di attivisti dalla risonanza mondiale. Al primo posto tra le organizzazioni più seguite c’è PETA – People for the Ethical Treatment of Animals, seguita da WWF e Greenpeace, mentre per quel che riguarda gli attivisti al primo posto c’è Greta Thundberg, davanti a David Attenborough e Alex Silva.
Ma per molte persone questo non è abbastanza e vogliono dare un contributo in modo concreto, modificando i propri comportamenti. La ricerca “10 modi per fermare la deforestazione” è aumentata del 1.995%, mentre “5 modi per prevenire l’erosione del suolo” del 504%.
L’interesse per la sostenibilità non esonera certo il settore della moda. Gli utenti incoronano il brand Patagonia come il più green, con oltre 3 milioni di digitazioni online, con un vantaggio enorme sul secondo della lista, Reformation, con “appena” poco meno di 900 mila ricerche.
Si fa sempre più largo anche il tema del fast fashion, e di come i rifiuti tessili abbiano un enorme impatto sull’ambiente e siano responsabili di circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua potabile. Il colosso cinese Shein sembra essere quello maggiormente nel mirino, con quasi 44.4 milioni di ricerche in rete, cresciute del 309% in soli 3 anni.