Comunicati stampa

Non mimose, ma più tutele alle donne, anche per quelle separate con figli

In Italia il Gender overall earnings gap è del 43%, con il 42,6% delle mamme che non lavora. Avvocato Ruggiero: “L’auspicio è che la nuova riforma possa sostenerle, accelerando i tempi”

Non mazzi di mimose, ma maggiori tutele per tutte le donne. Questo l’auspicio dell’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia. Il suo pensiero va subito a quelle separate con figli. Nella sua carriera ne ha incontrate diverse decine, e molte di loro, attendendo i lunghi tempi della giustizia italiana e che il giudice emanasse la sentenza definitiva, si trovavano ad aspettare per anni, continuando a prendersi cura dei figli, spesso sostenendo da sole le spese.

Non è un mistero che in Italia vi sia un sensibile divario di retribuzione tra i sessi. Secondo il Gender overall earnings gap, l’indicatore sviluppato dall’Eurostat che tiene conto di guadagni orari, ore retribuite e tasso di occupazione, nel nostro paese le donne vengono pagate il 43% in meno degli uomini. Inoltre, conciliare lavoro e famiglia diventa sempre più complicato, mettendo le madri lavoratici di fronte ad un bivio. In base all’indagine condotta da Save the Children, il 42,6% delle mamme italiane non lavora.

Questo pone inevitabilmente le donne in una posizione economica fortemente svantaggiata, che peggiora per le madri separate. – Commenta l’Avvocato Ruggiero – Purtroppo, non sono rari i casi di padri che non contribuiscono alle spese per il mantenimento dei figli, che finiscono interamente sulle spalle dell’ex moglie. Molti di loro non versano soldi finché non hanno l’obbligo imposto dalla sentenza del giudice. E i lunghi tempi che hanno caratterizzato fino ad oggi la nostra burocrazia hanno imposto a queste madri sole di aspettare per tempi troppo lunghi. Dal 1° marzo è entrata in vigore la riforma avviata dall’ex Ministro della Giustizia Cartabia, che dovrebbe velocizzare notevolmente questi processi”.

In particolare, le principali novità per chi inizia oggi un processo di separazione e di divorzio sono:

  • con un unico atto si può richiedere separazione e divorzio giudiziale;
  • per ottenere il divorzio la sentenza di separazione deve essere passata in giudicato ed è necessaria la non convivenza ininterrotta;
  • non ci sono più due fasi, presidenziale e istruttoria; 
  • la competenza territoriale è quella di residenza dei figli se presenti, altrimenti quella del convenuto; 
  • l’udienza del giudice deve tenersi entro 90 giorni;
  • figli saranno sempre ascoltati;
  • con il ricorso introduttivo la parte deve depositare un piano genitoriale in cui si specifichi gli impegni quotidiani dei figli e le attività;
  • il giudice può sanzionare il genitore che non ottemperi agli impegni del piano genitoriale; 
  • con il ricorso introduttivo bisogna allegare la situazione reale patrimoniale ed economica
  • il provvedimento del giudice è subito completo.

Oltre ad accelerare i tempi, questa riforma pone maggiore attenzione alla tutela dei figli. Vengono ascoltati, si prevede un piano genitoriale con gli obblighi di entrambe le parti e sanzioni in caso di mancato rispetto. Le decisioni dei giudici dovranno essere comunicate in modo più tempestivo, e questo, almeno sulla carta, potrebbe essere di grande aiuto per queste donne. L’auspicio è che la riforma possa essere attuata nella sua interezza al più presto, e che non si lasci ostacolare da arretrati dei tribunali o mancanza di personale, questioni, purtroppo, di grande attualità nel nostro paese” conclude l’Avvocato Ruggiero.