Italiani tra i più infedeli d’Europa, ma non diamo la colpa alle app!

Il 45% è o è stato infedele, la noia tra le cause principali, può aiutare un dialogo aperto. Marco Ciarlante (PhaseApp): “Si stanno affermando nuovi modelli di linguaggio e comunicazione. Con PhaseApp li usiamo anche per aiutare il dialogo e la passione di coppia”.

Gli italiani sono tra i più infedeli d’Europa, con un tasso del 45%, e il dato è in aumento soprattutto nelle grandi città, come Roma, Milano, Napoli, Genova e Palermo. Ad affermarlo è un sito di incontri clandestini.

Sempre secondo lo studio del sito Incontri-ExtraConiugali.com, le donne si concedono scappatelle con una frequenza maggiore rispetto agli uomini (64% contro il 52%). Il motivo? La noia (45%), un partner distratto che dà poche attenzioni (32%) e insoddisfazione nella vita sessuale (21%).

Del resto, la scienza afferma che la passione di coppia tende a calare dopo 2-3 anni, e questo porta alcune persone a guardarsi intorno. Tendenzialmente, sono i mesi estivi quelli in cui si tradisce maggiormente. I corpi più svestiti, le serate in riva al mare al tramonto, si esce di più, si incontra più gente…

Oggi, inoltre, usando le app di dating è anche più facile trovare un partner per un’avventura. Colpa di internet, dunque, se ci sono così tanti tradimenti? Assolutamente no, ed è bene ricordare che anche nel mondo del dating ci sono app e app.

In fatto di tradimenti, è sbagliato dare la colpa alle app, così come credere che funzionino tutte allo stesso modo. – Commenta Marco Ciarlante, responsabile marketing e comunicazione di PhaseAppCon PhaseApp noi abbiamo cercato di superare il classico approccio, creando connessioni che vadano ben oltre l’aspetto fisico, ma che uniscano corpo e mente, creando legami forti”.

A differenza delle altre app di dating, che si basano sulle foto e sull’apprezzamento dei profili da parte degli altri utenti iscritti, PhaseApp funziona con una serie di domande pensate da un team di psicologi e sessuologi, che vengono poste ad entrambi gli utenti. Il dialogo prosegue solo dopo che entrambi avranno risposto. Queste domande sono organizzate in 4 fasi ad intimità crescente.

Anche nelle coppie più solide, però, dopo un po’ di tempo è fisiologica una leggera flessione. Il calo del desiderio di uno dei due partner o di entrambi, una routine noiosa e una diminuzione di attenzione nei confronti dell’altro sono forti minacce alla serenità di coppia, e talvolta possono portare anche al tradimento.

Mantenere sempre vivo il dialogo, parlarsi apertamente, condividere i propri pensieri con l’altro sono cose fondamentali per avere una relazione sana e duratura. Purtroppo, però, non sempre è così semplice.

Spesso si teme il giudizio dell’altro, si ha timore nel fare domande scomode o vergogna a toccare determinati argomenti, soprattutto in fatto di sessualità. Ulteriore scoglio ad un dialogo aperto e libero è rappresentato dalla tecnologia. La pandemia e i lockdown hanno cambiato il nostro modo di vivere la socialità e le relazioni personali. Se, da un lato, sono in molti a sentire un maggior bisogno di contatto fisico dopo tanta limitazione, è anche vero che quei lunghi mesi ci hanno abituato a relazioni mediate dal web.

Non dobbiamo pensare che questo aspetto sia di per sé qualcosa di negativo, se oltre a questo tipo di interazione viene, comunque, dato spazio anche a quelle dal vivo. – Prosegue Marco CiarlanteSono un segno dei tempi che viviamo, e sarebbe insensato quanto inutile fingere che i social, le app e internet più in generale non costituiscano una parte importante del nostro quotidiano. Si stanno affermando nuovi modelli di linguaggio e comunicazione. Con PhaseApp abbiamo pensato di usare questi nuovi paradigmi anche per aiutare il dialogo e la passione di coppia. Con l’introduzione della funzione ‘GIOCA CON ME’, è possibile invitare amici o partner a partecipare, rispondendo alle domande. Molte di queste, quando si entra nella fase a maggior livello di intimità, riguardano anche gusti e fantasie tra le lenzuola. Dubbi e curiosità che spesso non abbiamo il coraggio di chiedere, ma anche domande che non avevamo mai pensato di fare. Un modo per continuare a conoscersi e scoprirsi, giorno dopo giorno”.

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