Foodtech, il miglior settore per investire, con una crescita del 42% annua. Chivado tra le realtà più promettenti

Già presente in Italia e Regno Unito, Chivado conta oltre 12 mila utenti e si rivolge ad un mercato da 12 miliardi di euro. La startup ha da poco aperto al crowdfunding, incontrando da subito il favore di molti business angel

Il Foodtech, cioè quelle attività che applicano la tecnologia al settore del cibo, sembra essere uno dei migliori campi in cui investire. Il rapporto “The state of global Foodtech report”, elaborato da Talent Garden, parla di un tasso di crescita del 42% annuo, con 65 miliardi di euro investiti negli ultimi dieci anni, oltre 5.348 imprese interessate e 4.500 operatori coinvolti.

Tra le realtà che sembrano essere più promettenti figura sicuramente Chivado, la vetrina digitale gratuita che offre servizi digitali a ristoratori e food lovers, senza commissioni o costi di attivazione, lasciando agli esercenti la totalità degli incassi,con un business model innovativo e sostenibile, a tutto vantaggio delle comunità.

Già presente in Italia e Regno Unito, l’app Chivado, fondata da Patrizia Guarino e Federico Bernardi, in meno di un anno dal suo lancio conta già oltre 12 mila utenti e 250 ristoranti, rivolgendosi ad un mercato da 12 miliardi di euro, che si stima supererà i 342 miliardi entro il 2027.  

Accediamo a un mercato enorme: l’industria del food delivery ha una dimensione di 175 miliardi di euro, il mercato globale dei ristoranti è valutato in triliardi e abbiamo calcolato che il nostro mercato target è di 12 miliardi di euro, solo in Europa. Ci piacerebbe che tanti si unissero al nostro viaggio, facendo parte di una vera e propria rivoluzione” spiega Federico Bernardi.

Per questo motivo, la startup ha da poco aperto al crowdfunding, creando un’apposita sezione sul proprio sito, attirando già l’attenzione di diversi business angel, che hanno fiutato le potenzialità del progetto.

Punto di forza di Chivado, oltre alla grande esperienza dei fondatori, è un software all’avanguardia, interamente progettato e sviluppato “in casa”, già pronto ad accogliere milioni di utenti che al “bene sociale” affiancano l’esperienza divertente di un social marketplace dove è possibile condividere esperienze, curiosare tra foto e pietanze, e sentirsi parte di una comunità.

“Tra i primi investitori spiccano già due importanti personalità: Pamela Aikotironi, imprenditore proprietario di un’importante catena di ristoranti britannica che conta più di 20 attività tra Londra, Manchester, Birmingan e Leeds e, Danilo Casadei Massari, imprenditore e investitore seriale che ha portato al successo tante start up e ha recentemente venduto una delle sue società alla Nestlé” conclude Patrizia Guarino.

Del resto, i servizi online di food delivery costituiscono un segmento che da anni sta vivendo uno sviluppo costante, accelerato ulteriormente dai vari lockdown, che costituiva già agli inizi del 2020 45,4% del mercato della vendita alimentare (dati Emergen Research). In Inghilterra, ha integrato all’interno della sua piattaforma i servizi proposti da Stuart, una società che si occupa di consegne a domicilio. Grazie a questa partnership, Chivado è ora in grado di servire ristoranti sprovvisti di riders, e di gestire i servizi di consegna al prezzo più basso di mercato.

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