Comunicati stampa

È Silvia Bolzoni, Presidente e CEO di Zeta Service, la Cremasca dell’anno. Domenica 19 gennaio la cerimonia di premiazione

Una leader gentile, che promuove valori come ascolto, empatia e rispetto. Fra pochi giorni nascerà anche la Fondazione Libellula contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere.

Silvia Bolzoni, Presidente e CEO di Zeta Service, azienda specializzata in amministrazione del personale in outsourcing e sviluppo del Capitale Umano, è stata eletta Cremasca dell’anno, per il profondo impegno e gli ottimi risultati ottenuti nel corso del 2019. Un premio molto prestigioso, che viene assegnato da una Commissione di Qualità composta da tutte le realtà economiche e sociali della provincia di Cremona. Il riconoscimento sarà consegnato domenica 19 gennaio alle ore 16:00, nell’ambito di una manifestazione ufficiale presso la Chiesa di San Bernardino – Auditorium Bruno Manenti, in Piazza Duomo a Crema.

ZETA SERVICE: UN’AZIENDA ATTENTA AL BENESSERE DI DIPENDENTI E COLLABORATORI

Silvia Bolzoni è stata scelta per il suo essere una leader gentile, un riferimento carismatica che sa motivare e guidare chi lavora con lei, portando una vision aziendale sempre attenta al benessere di dipendenti e collaboratori, in particolare donne, che rappresentano circa l’80%. Per loro sono stati introdotti benefit e servizi che consentano di conciliare vita lavorativa e privata, con un pensiero particolare rivolto a chi ha dei figli: bonus bebè, percorsi che promuovono la genitorialità non come un ostacolo alla carriera, ma come un valore aggiunto, orario flessibile, possibilità di lavorare in smart working, un “maggiordomo aziendale” che si occupa delle commissioni, ma anche corsi di yoga contro lo stress, di autodifesa e la possibilità di fare visite mediche in azienda.

Tra gli ultimi provvedimenti introdotti, anche il divieto ufficiale, comunicato a tutti i dipendenti tramite e-mail, di inviare e rispondere a chiamate ed e-mail di lavoro nel weekend e la sera, salvo reali emergenze, per rispettare il tempo libero altrui e dare valore al proprio. Sin dalla nascita di Zeta Service, Silvia Bolzoni ha sempre creduto che la felicità e il benessere dei lavoratori dovessero rappresentare uno dei pilastri dell’azienda. Offrire un luogo di lavoro positivo, contribuisce a creare un maggior spirito di gruppo e collaborazione. I dipendenti si sentono parte di una grande famiglia, sono più motivati e questo li rende anche più produttivi, consentendo all’azienda di continuare a crescere.

ZETA SERVICE: LA LOTTA ALLA VIOLENZA DI GENERE E IL PROGETTO LIBELLULA

Zeta Service, inoltre, è da sempre in prima linea nella lotta alla violenza e alla discriminazione di genere, organizzando seminari di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere, insegnando a riconoscere i primi segnali e spiegando come comportarsi. Per invitare altre realtà italiane ad avviare politiche interne e azioni concrete su queste tematiche, Zeta Service si è fatta promotrice di Progetto Libellula, un network che oggi comprende circa 30 aziende, e che diventerà una Fondazione entro Gennaio 2020.

Una serie di accortezze che hanno portato Zeta Service a vincere numerosi riconoscimenti, classificandosi al secondo posto nella classifica italiana stilata ogni anno dal Great Place to Work Institute, che individua i migliori posti in cui lavorare, e nella top 10 di quella relativa ai luoghi di lavoro migliori per i millennials.

Ricevere questo riconoscimento è per me un grandissimo onore, e voglio condividerne il merito con tutti coloro che in questi anni hanno supportato il mio progetto e hanno contribuito a vario titolo alla sua realizzazione. – Ha dichiarato Silvia Bolzoni Quando ho deciso di dare vita a Zeta Service, immaginavo un luogo di persone, non di numeri, dove non fosse tutto basato su parole come budget, fatturato e ottimizzazione. Certo, questi sono elementi importanti per lo sviluppo di un’azienda, ma possono essere raggiunti percorrendo strade diverse, e io ho scelto, per me e per i miei collaboratori, quella dell’intelligenza emotiva. Per questo motivo, ognuno di loro il primo giorno riceve, oltre ad una sincera lettera di benvenuto, una copia del libro ‘Lavorare con intelligenza emotiva’, di Daniel Goleman, che spiega questo inusuale approccio all’impresa.”